
Oltre a lenire il dolore, il pediluvio con acqua e sale è da sempre considerato rinfrescante, detergente, antibatterico e cicatrizzante.
Un pediluvio con un po’ di bicarbonato rigenera i talloni screpolati, secchi o callosi.
Abbadia San Salvatore è un comune della provincia di Siena in Toscana. È situata nel versante senese del Monte Amiata.
Abbadia San Salvatore ha, per l'altitudine e per la vicinanza del Monte Amiata, un clima freddo d'inverno e abbastanza caldo d'estate.
Località turistiche sono: l'Abbazia di San Salvatore, la Chiesa della Madonna dei Remedi, la Chiesa della Madonna del Castagno, la Chiesa di San Leonardo, la Chiesa di Santa Croce, la Chiesa di Santa Maria dell'Ermeta, la Croce del Monte Amiata, l'Ex chiesa di Sant'Angelo.
Degni di nota, oltre al borgo medievale, caratteristico di quasi tutti i comuni amiatini, il Palazzo del Podestà, realizzato nel XV secolo.
Inoltre c'é la Santa Maria ad Valetudinarium, il Cinema Teatro Amiata, il Teatro Servadio e le Miniere e raffinerie di mercurio.
Tipico dolce locale è la Ricciolina. Altri prodotti tipici sono i Biscotti salati all'anice, composti di acqua sale e farina insaporiti con i semi della pianta di anice a cui viene data una tipica forma a 8 intrecciato.
Il Museo operativo da qualche anno, propone un'interessante storia dell'estrazione del mercurio. Nel comune di Abbadia, che estende i suoi confini fino alla vetta dell'Amiata, sono presenti degli impianti per gli sport invernali e 12 km di piste da sci. Dal paese, circondato da boschi di castagno, si può accedere a dei percorsi naturalistici per escursioni a piedi, a cavallo e in mountain bike.
Abano Terme è un comune italiano della provincia di Padova in Veneto.
Situato lungo il margine nordorientale dei colli Euganei, è il principale centro delle Terme Euganee.
I benefici terapeutici che si ricavano dalle acque termali fanno di Abano Terme una delle località fango-terapeutiche, e termali in genere, più importanti del mondo.
In località Monteortone, sorge il santuario della Beata Vergine della Salute, che ospita un ciclo di affreschi di Jacopo da Montagnana.
Nei dintorni di Abano Terme si trovano il monastero di San Daniele e la villa Gottardo, ex Cittadella Vigodarzere, dove si rifugiò Ugo Foscolo per scrivere il romanzo epistolare Ultime lettere di Jacopo Ortis.
A pochi chilometri da Abano si trova anche l'abbazia di Praglia, monastero benedettino fondato nell'XI secolo.
La monumentale Piazza del Sole e della Pace (o Piazza della Meridiana), situata presso il duomo di San Lorenzo, è caratterizzata dall'enorme orologio-meridiana, di Elio Schiavon. È ampia circa 3.000 m2 ed è stata realizzata con marmi policromi.
La città è divisa in due centri: uno storico (Abano Vecchia o Abano Centro) e l'altro prettamente turistico (Abano Nuova).
Il centro storico si è sviluppato attorno al Duomo di San Lorenzo, il cui campanile fu costruito in due epoche diverse: la base è del 900 d.C. mentre la parte superiore è del 1315. La facciata della chiesa è recente: inaugurata nel 1965, sostituisce la precedente, in stile neoclassico, oggi trasferita presso la chiesa di Agna. L'interno conserva diverse opere d'arte di notevole pregio: alcune tele della scuola di Jacopo Ceruti, ed altre di Pietro Della Vecchia, Amleto Sartori, J. K. Henrici, Mario Pinton, Luigi Strazzabosco, Giorgio Scalco, Enrico Ghiro, Aristide Ghiro ed Imerio Trevisan.
Nella zona del Duomo sono stati costruiti gli edifici che ospitano gli uffici comunali e la biblioteca cittadina. Prossima al Duomo è la monumentale "Piazza del Sole e della Pace" (o Piazza della Meridiana), sorta sull'area dello storico Stabilimento Termale Menegolli, dopo la demolizione di quest'ultimo.
Nel territorio comunale vi sono numerose ville patrizie, la maggior parte in mano a privati: Villa Rigoni Savioli, del 1557 costruita da Malipiero in stile palladiano, con affreschi attribuiti a Giovanni Battista Zelotti; Villa Bassi Rathgeb (villa Dondi dell'Orologio poi Zasio) con affreschi attribuiti al Buttafogo e ad Antonio Vassilacchi; Villa Mocenigo Mainardi; Villa Sette alla Stazione; Villa Treves de' Bonfili (Villa Pimbiolo poi Selvatico); Villa Colpi (Dalla Vecchia Carminati) Villa Adele (oggi Hotel Terme "Regina Villa Adele"); Villa Bugia (proprietà del Comune di Abano Terme); Villa Bembiana già Scalfo; Villa Trevisan Savioli (sede del Museo Internazionale della Maschera "Amleto e Donato Sartori"); Villa Cittadella Vigodarzere poi Gottardo, e altro.
Nella parte turistica di Abano, sorta nella zona delle prime sorgenti, vi è la Pinacoteca del Montirone, in cui si può ammirare parte della Collezione Bassi, con opere di artisti del Settecento veneziano, tra i quali: Andrea Previtali, Liberale da Verona, Giovanni Busi, Alessandro Bonvicino, Giovan Battista Moroni, Iacopo Negretti, Antonio Marini, Vittore Ghislandi, Alessandro Magnasco, Giacomo Antonio Ceruti, Pietro Longhi, Alessandro Longhi, Guido Reni, Giandomenico Tiepolo, Giacomo Quarenghi.
Lungo il Viale delle Terme, inglobato nella proprietà dell'Hotel Terme Patria, è visibile la casa del fascio di Abano Terme opera dell'architetto Daniele Calabi.
Lee Ryan, Duncan James, Anthony Costa e Simon Webbe, più semplicemente i Blue, la boy band che tra il 2002 e il 2004 ha raggiunto l'apice del successo, imponendosi come un vero e proprio fenomeno tra le giovani ragazzine: poster, figurine, zaini, astucci... in pratica qualsiasi cosa aveva il loro volto stampato. Come dimenticare poi le varie apparizioni TV come a Top of the pops o i loro video su MTV e TRL! A quanto pare suonano ancora, ma ovviamente sarà impossibile replicare il successo avuto ad inizio 2000.
RAME COME NUOVO
Per far tornare come nuove le padelle in rame basta lavarle con una soluzione di sale fino e aceto.
UOVA ROTONDE
Per ottenere un uovo fritto perfettamente rotondo prendete una cipolla grande, tagliatene una fetta dalla parte centrale e, da questa, prelevate l'anello più esterno, che diventerà la formina per l'uovo. Mettete l'olio o il burro in padella, posizionare l'anello della cipolla e all'interno rompere l'uovo.
Ingredienti:
400g di spaghetti
200g di pecorino romano grattugiato pepe nero macinato grosso
2 cucchiai di olio
Sale
Procedimento:
Cuocete gli spaghetti e nel frattempo ponete il pecorino romano in una ciotola e versatevi dell'acqua di cottura della pasta. Mescolate il tutto fino a quando il risultato ottenuto sia una crema. La pasta dovrà essere cotta in abbondante acqua salata e scolata almeno un paio di minuti prima della fine cottura, in modo che sia particolarmente al dente. Conservate l'acqua di cottura della pasta. In una padella grande mettere l'olio e scaldarlo leggermente. Fate saltare quindi la pasta in padella aggiungendo la crema di formaggio preparata mescolando accuratamente. Terminate la cottura degli spaghetti in padella evitando che si asciughino quindi condite con abbondante pepe macinato fresco. Mescolate e servite immediatamente. Buon appetito!
1- Non andare a letto con i capelli bagnati neanche d'estate
2- Mai legare i capelli bagnati
3- Fare una idratazione (anche fai da te) nel minimo ogni 15 giorni
4- Usare l'acqua fredda per il risciacquo finale
5- Lavare i capelli con un shampoo pulizia profonda/anti residui 1 o 2 volte al mese
6- Dopo la tintura RICOSTRUZIONE è la parola d'ordine
7- Usare un termo protettore caso dovessi passare la piastra o usare il phon caldo.
8- Usare il Bepantol liquido per potenziare le vostre idratazione (le ragazze brasiliane sono consapevoli del suo potere)
9- Usare una cuffia plastica o termica nelle idratazione (il calore aiuta a mantenere aperte le cuticole per assorbire al massimo il trattamento) e non dimenticate di usare il balsamo o la sigillatura (loro chiudo e le cuticole)
10- NO usare oli minerali nell'idratazione, accertati che sia olio 100% vegetale, in caso contrario i vostri capelli diventeranno pesanti e senza definizione .
Le sneakers sono comode, versatili, adatte a qualunque situazione, dalla più informale a quella elegante.
Ma come portare le sneakers per questa primavera-estate? Evitare gli abbinamenti come shorts cortissimi e sneakers. Si ad una gonna lunga con sneakers sotto, o sotto crop pants piuttosto larghi.
Non rinunciate alle sneakers neanche sotto un vestitino nero, le quali creeranno un contrasto, magari insieme ad un gilet in denim.
E' una pianta diffusa in tutta Italia, cresce nel sottobosco, lungo le siepi, nei luoghi incolti, fino ai 2300 metri di altitudine.
Del rovo si utilizzano anzitutto il frutto, per preparare marmellate, bevande rinfrescanti, gelati o per decorare torte. Il decotto delle foglie di rovo e' un astringente: si puo' usare come lozione per il viso o per gargarismi contro le affezzioni della bocca. La medicina popolare utilizza l'infuso di rovo per la cura del diabete.
Un the molto aromatico si ottiene da un infuso di foglie di rovo mescolate con foglie di lampone.
L'ortica può essere raccolta utilizzando i guanti, per evitare irritazioni. Cresce lungo sentieri di montagna o di campagna. Una volta cotte o essiccate, le foglie perdono la loro caratteristica irritante.
L'ortica è ricca di potassio, fosforo, ferro, vitamina A, vitamina C, calcio e potassio. I suoi impieghi curativi e culinari erano già noti nell'antica Grecia. Le foglie di ortica contengono rame e zinco, utili per rinforzare unghie e capelli.
La sua ricchezza di oligoelementi la rende rimineralizzante, adatta per chi soffre di artrite e reumatismi.
E' considerata un toccasana contro la perdita di calcio.
Inoltre é utile a chi soffre di anemia o carenza di ferro. È emostatica e antidiabetica. Favorisce la regolarità intestinale.
La si può trovare anche in erboristeria (sia foglie che radici già essiccate, da impiegare, ad esempio, per la preparazione di tisane e decotti). Esistono inoltre preparazioni fitoterapiche sotto forma di capsule o di tinture.
I fiori essiccati di ortica possono essere utilizzati per la preparazione di un infuso utile per coloro che soffrono di carenza di ferro accompagnati da fonti di vitamina C, come carote, kiwi, agrumi e spremute d'arancia.
Insieme a patate lessate schiacciate e erbe aromatiche, le foglie d'ortica tritate possono costituire il ripieno per degli ottimi ravioli caserecci.
L'ortica è anche una pianta tintoria, adatta a colorare le stoffe non sintetiche. Le sue foglie tingono di verde, mentre le radici regalano ai tessuti un colore giall.