giovedì 17 marzo 2016

Somalia: il mondo è con voi

Oggi vi propongo una iniziativa di Avaaz.
A 6 anni le dissero “Sii forte e coraggiosa, e domani diventerai una donna”, poi la portarono da una “tagliatrice” che con un rasoio le mutilò i genitali.
Hibo Wardere è una delle 200 milioni di bambine, ragazze e donne che nel mondo hanno subito mutilazioni genitali femminili. Vive in Somalia, dove il 98% delle donne viene mutilato, e dove però ora tutto questo può cambiare: la Ministra per le Donne sta provando a vietare completamente questa pratica assurda e secondo gli esperti il supporto della comunità internazionale in questo momento può essere cruciale per l’approvazione finale della legge.
Nel Puntland, nel nordest del Paese, stanno approvando un bando totale e già in passato le riforme progressiste di questa zona sono poi diventate leggi nazionali. La ministra e questi leader locali stanno cercando di cambiare la vita delle bambine e delle donne somale, e un sostegno globale può dar loro la forza di far passare una nuova legge nazionale già nelle prossime settimane.

Firma ora e poi condividi con tutti

https://secure.avaaz.org/it/fgm_somalia_ban_rb_loc/?bGCcXhb&v=74101&cl=9671051607

Le mutilazioni genitali femminili sono una assoluta violazione dei diritti umani. Sono una pratica pericolosissima, per le infezioni dovute alle scarse condizioni sanitarie, e le cicatrici possono causare seri problemi durante il parto e complicazioni mestruali. Molti credono sia una tradizione con origini religiose, una transizione all'età adulta che aumenta la possibilità di trovare marito. Ma molti leader islamici hanno denunciato da tempo che la religione con questa pratica non c’entra niente.

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